La Mamma è Sempre la Mamma. 01

Informazioni sulla Storia
La mamma è solamente una stronza!
1.8k parole
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Parte 1 della serie di 6 parti

Aggiornato 11/25/2023
Creato 11/15/2023
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Premessa per tutti i lettori, questa è una storia di madre futanari, ma non sarà diretta, avrà bisogno di tempo prima che Luca scopra i segreti di una vita della mamma, spero che l'attesa sia divertente e stuzzichi le fantasie, spesso essere troppo diretti toglie la gioia dell'attesa, dando per scontata la lettura...spero vi possa piacere, ho fatto del mio meglio, buona lettura a tutti coloro che abbiano voglia di leggere.

"Tutti i personaggi presenti nella storia sono solamente frutta della fantasia,e non fanno riferimento a persone realmente vissute, e all'attuale stesura della storia i personaggi sono tutti assolutamente MAGGIORENNI +18"

Eppure c'era qualcosa che non mi tornava!!!

Si ragazzi, e quello che mi sono ripetuto nella mia testa per molto tempo, ed infine, senza neppure sapere cosa stavo cercando, e soprattutto senza sapere cosa avrei trovato, ho fatto una scoperta così strana e fottutamente eccitante che ha dell'incredibile.

A chi di voi non è mai capitato di fare il bagnetto con la mamma da bambino, bhe, penso a tutti quanti noi, ma la memoria svanisce con il tempo, e specialmente i dettagli, quelli si che proprio si polverizzato!! Ma nel cervello qualcosa rimane, forse avrei potuto fare semplicemente qualche seduta di ipnosi regressiva, ma ciò si dice con il senno di poi, al tempo ancora non sospettavo nulla di cio che ho scoperto, avevo nel mio cervello solamente una gran confusione sui comportamenti di mia madre..

Prima di andare a raccontarvi la sorpresa che ho avuto durante il quinto anno di liceo, vi spiego quello che è sempre stato il comportamento di mia madre.

Solitamente era completamente bannata qualsiasi forma di pornografia in casa,anzi, senza esagerare, pure un film come basic instint suscitava sgomento in lei, e tutte le volte che mio padre si fermava a vederlo per caso, quella ansimando nervosamente cominciava a ciacciare il divano in cerca del telecomando, oppure guardava mio babbo con occhi di fuoco i quali sembravano urlare "togli questo cazzo di canale imbecille, prima che questa fottuta troia accavalli le gambe"..

Oppure, quando ero adolescente, ricordo che in uno giornale di carta patinata avevo trovato un poster a grandezza naturale di Pamela Anderson, che da adolescente, avevo prontamente attaccato quelle tette sull'anta dell'armadio...bene trovai il poster accartocciato nel cestino dalla carta, e la cosa più strana è che non segui nessun riprovero, nessua punizione.

ERA COSÌ E BASTA, NESSU APPELLO.

Per non parlare dei giornaletti porno che ci scambiavmo da ragazzini, prontamente scovati come un segugio e cestinati.

Pornografia apparte, pure verso di lei stessa, ha mantenuto un profilo di clausura e censura visiva.. adesso so perché faceva tutto questo, ma allora non ne avevo idea!

Al mare....hahahahahah, ripensandoci mi ci scappa da ridere!!

L'avessi vista una volta in costume, avessi mai visto oltre la caviglia. Si presentava sempre in pareo, oppure gonne ampie e coprenti, oppure in pantaloni, oppure ci portava mio babbo e fine dalla storia!

- babbo, cosa ha mamma?-

- niente, ha solamente un forte mal di testa -

E le spiegazioni finivano lì, ma non era vero assolutamente, li sentivo litigare furiosamente in camera, ed il finale era sempre che il babbo usciva dalla camera rassegnato, e dietro di se nella penombra, la stronza che sbatteva la porta così forte da far inclinare l'asse terrestre.

Spesso andavo con lei a fare la spesa, e nel carrello non mancava mai una cosa, il nastro adesivo, largo, sottile,da carrozzeria, telato, super potente, resistente all'acqua, per uso medicale, insomma in tutti i modi possibili, ed insieme ad esso di corredo garza a tubo elasticizzata sterile.

- sai, tuo babbo è sempre a chiedermi lo scotch, lo finisce sempre-

accennando una smorfia come per cercare una mia approvazione.

- e le garze...le garze lo sai, servono sempre, se cadi e ti fai male, con cosa ti medico?

Praticamente con il nastro adesivo acquistato avremmo circumnavigato Giove, e con le bende elastiche soccorso tutti i feriti dello sbarco in Normandia.

Ma bende e nastro, così importanti per il babbo, finivano sempre nell'armadietto che avevamo davanti al wc,un armadietto con l'intera superficie vetrata e sportelli a scomparsa, dove spesso nascondevo i giornaletti porno che ci scambiavano a scuola, e che sistematicamente la stronza mi faceva sparire.

Il rapporto che aveva con mio padre poi, bhe....una merda!!

Una rompi coglioni unica, non gli andava bene mai nulla di ciò che lui proponeva, niente viaggi, niente estero, una gita tutti insieme era veramente raro.

Lui sempre stato amorevole, scommetto che era innamorato come il primo giorno, anzi col senno di poi, presumo molto di più, a sua più completa disposizione, avvolte sembrava quasi un maggiordomo, assumendo una irritante ridicolezza.

- ma che cazzo, avrei voluto urlare, dai una sberla in faccia a questa stronza e trovati una donna capace d'amarti!!

La cosa che mi faceva più arrabbiare avvolte era proprio il fatto che lui non faceva mai di testa sua con me, ma eseguiva gli ordini impartiti dal generale....stronza!!

Ma con me era tutto diverso, la mamma mi faceva sentire in una bolla di vetro, era iperprotettiva, e soprattutto avevo la perenne sensazione che io non ero al corrente delle cose, non era al corrente di ciò che succedeva quando io non era a casa, quando mia mamma era sola, quando era con mio padre.....

Solitamente, nella loro seconda giovinezza, come la chiamiamo adesso tutti noi, dai 50 anni in poi, hanno sempre avuto amicizie femminili, e questa cazzo di cosa si che era controversa per quella stronza puritana rompi coglioni!!

La prima fu Gianna, una discreta donna senza marito e figli, più o meno coetanea, che faceva la direttrice di un albergo nel mio paesino..

Gianna era spesso a casa nostra, o meglio, cosi mi riferivano i mia, spedendomi da mia nonna paterna, dove trovavo spesso mia cugina Samantha, una bella tettona con un culo eccessivamente prominente già per la sua giovane età... spesso la "cuginetta", quando veniva a sapere che ero dalla nonna, veniva pure lei a dormire lì, passava tutta la notte a parlarmi di sesso, di cazzi e fighe, di come ce l'avevano fatta le sue amiche, e com'erano lunghi i piselli dei ragazzi, mente io l'ascoltavo a malapena, probabilmente allontanato ormai mentalmente dall'influenza di mamma.

E poi, era mia cugina, figuriamoci se avrei visto con sensualità quelle cosce robuste strusciarsi nel lettone, o quelle enormi natiche sobbalzare per casa di nonna, spesso con mutandine infilate nel culo, e piedi nudi che schiaffeggiavano il pavimento lucido in marmo... spesso la sera, quando nonna ormai era a letto lei si zittava.

- hei!?!?

- che c'è Samantha, quasi mi avevi addormentato a forza di chiacchierare...

-nonna dorme, senti come russa, hahhahah, vado a prendere qualcosa da mangiare!

- mangiare, ma perché non dormi senza rompere i coglioni?!?!

Balzava giù dal letto, come la pantera rosa andava al frigorifero, e lo svaligiava.

La vedevo tornare ridacchiando, sembra tornata dal market, saltava sul letto e mi sorridava con Innocenza, sollevando le spalle e stringendo le braccia lungo il suo corpo, facendo strabuzzare le sue enormi tette dalla t-shirt sempre senza reggiseno.

- dai mangia con me, fammi compagnia!!

- diventerai una stupida vacca assetata di cazzo, lo sai??

- bhe, va di moda adesso no?!?!

Ma torniamo a Gianna, la nostra "amica" di famiglia, la bella signora, mora, alta, magra, sempre in taier, e con polpacci d'acciaio che non oscillavano di un millimetro neppure quando camminava.

Gianna ricordo che entrò in famiglia nostra dopo un bruttissimo periodo per il mio padre, praticamente tutte le altre amiche di famiglia sono apparse dopo questo brutto periodo, prima erano sempre in due, la stronza e mio padre. Come dicevo il babbo ha avuto due bruttissime operazione, una per ragade e fistola anale, e due anni dopo per prolasso emorroidario, praticamente come si dice in gergo, aveva proprio un buco di culo rotto, ma non mi va di scherzarci, l'ho visto veramente soffrire dal dolore post operatorio.

Le rare volte che pure io ero a cena con il trio, notavo quanto rimaneva distante la mamma dalla conversazione, l'avessi viste lei e Gianna parlare una sola volta di cucina,di cinema, di uomini, di vacanze, di Beautiful, niente, tra loro avrei tanto voluto sapere che cazzo d'amicizia c'era...

Era il babbo invece a condurre tutta la serata, spesso cucinava lui, si sedeva accanto a lei, e parlavano del più e del meno come due vecchi amici.

La mia prima giovinezza come si può intuire, non è stata così libera e spensierata come tutti gli altri miei coetanei, specialmente dopo un fatto che mi mortificò e mi scosse allo stesso tempo, e probabilmente fu proprio quello che mi face dire basta, la stronza a questo giro a esagerato, adesso voglio vederci bene!!!

Facevo quarta superiore, ormai ero maggiore, e Matilde, una compagna di classe, una delle poche decenti che potevamo trovare in un istituto tecnico, mi chiese aiuto per tecnologia e disegno.

Cazzo si, benché soffocati da mamma gli ormoni mi battevano in testa, anche se sapevo che erano solo compiti con Matilde, ero eccitatissimo all'idea di portarla a casa mia nel dopo scuola.

- ok Matilde, certo che posso aiutarti, non ci sono problemi.

-bene, allora oggi dopo scuola ti offro un pezzo di pizza, e andiamo a casa tua!

Minchia, SENZA DIRE NULLA A MAMMA!! QUI SI RISCHIAVA L'INQUISIZIONE!

Strofinai i denti, anzimando dal naso.

- be', ma certo, che problema c'è, ho casa libera, possiamo studiare, fare merenda.... insomma, quello che vuoi!

- perfetto, sono contentissima!

Io non proprio avrei voluto dirle, e chi si sarebbe immaginato come avrebbe reagito la stonza senza avvertirla, non voleva che venisse i miei amici per paura di masturbarsci, figuriamoci una ragazza!!!

Vabbè, meglio la belva che essere deriso dalla classe.

Ci avviamo a casa parlando del più e del meno, ci fermammo da Mister Pizza, uno spicchio per uno, coka e poi a casa.

Ci mettiamo subito a lavoro, io cercavo di fare quanto prima, non volevo che mamma tornasse da lavoro e ci trovasse, ma le cose tra me e Matilde scorrevano fluenti, praticamente i compiti furono abbandonati presto, e la serata volò tra una chiaccera e l'altra, era una ragazza solare e simpatica, ti metteva subito a tuo agio, senza mai farti sentire in imbarazzo, anche se ormai era quasi estate, e l'abbigliamento di Matilde diciamo che era un po' risicato, aveva degli shorts cortissimi, ed aderenti aderenti, da seduta metteva in perfetta evidenza lo spacco della sua figa, sandali in cuoio con piccole zeppe, e un top bianco, suppongo senza reggiseno, visto l'esplosione che lasciava intravedere, anche se il suo comportamento non la faceva mia sembrare volgare.

Le chiacchiere volarono nel tempo così tanto bene, che l'inevitabile stava per accadere.

Non mi accorsi minimamente della macchina che stava entrando dal cancello, ma sentii molto bene il tintinnio del mazzo di chiavi davanti alla porta.

I miei occhi rimasero fermi immobili sul niente, Matilde girò la testa sulla porta, ed io ebbi solamente il tempo di rantolare..

- NON STUPIRTI DI NIENTE!!

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