Nonno Leonardo Parte 02

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L'assorbimento dovrà avvenire per via rettale e direttamente in loco senza strumenti o presidi sanitari intermediari. Questo assicurerà che l'effetto non sarà pregiudicato da inquinamenti di alcun genere ed i risultati saranno certi. Per intenderci, ragazzo. Devo introdurre il mio membro nel tuo ano ed eiaculargli dentro il più profondo possibile. Poi ti metterai un'ora a pancia sotto per evitare che l'eiaculato fuoriesca, in attesa che venga ben assorbito. E' fondamentale un clistere di pulizia prima della manovra come di ho detto ieri. Questo ogni sera alle 22.00 prima di addormentarti.

A seconda della risposta del tuo organismo potremmo aumentare o diminuire la somministrazione durante il giorno. Tutto qui." Restai di sasso ma, fiducioso. Se nonno Leonardo è questo che vuole vuol dire che ne ho bisogno veramente. "Ma... ma... io sono vergine, nonno." gli ricordai. Il pensiero che avrebbe introdotto il suo massiccio rotolo di carne nel mio culetto vergine mi mise in ansia. "Lo so. Non ti preoccupare per questo. Stai tranquillo. Il nonno sa come fare per alleviare il fastidio della penetrazione specialmente la prima volta. Poi ti ci abituerai e tutto avverrà naturalmente. Ecco", disse indicando il barattolo di vetro che aveva con se ." Ho qui con me un unguento che ho prodotto io stesso in campagna a base di erbe con il quale lubrificherò il tuo buco. Ha proprietà lubrificanti, lenitive ed antinfiammatorie. Andrà tutto bene" disse.

"Bene, ma adesso cominciamo. Scendi dal letto, togliti le mutande, poggiati sulla scrivania mettiti a pecora, allarga le gambe e rilassati che ti lubrifico". Fedele alla mia promessa di obbedienza feci come disse. Mi venne dietro, diede un'occhiata al buchetto, gli diede un paio di schiaffetti ed aprì il barattolo di vetro. Con le sue due dita a salsicciotto raccolse un'abbondante quantitativo di una crema biancastra. Cominciò a stenderla sul mio buchetto delicatamente dandomi una bella sensazione di freschezza. Intanto cominciai a godere di quella stimolazione tanto che ogni tanto gemevo di piacere.

A questo punto nonno Leonardo cominciò ad introdurre una delle sue dita per lubrificare l'interno. Raccolse ancora di quella crema lubrificante e me ne applicò veramente in abbondanza. Con pazienza dopo diversi minuti riuscì ad introdurmi due delle sue dita lubrificate. Le girava su se stesse per lubrificare totalmente le pareti interne del mio culetto generando in me una sensazione di piacere. Ogni tanto avvicinava gli occhi al mio buchetto per guardare più da vicino tanto che potevo sentire il suo alito caldo accarezzarmi dolcemente le natiche. Non riesco a descrivere quanto la mia eccitazione salì. Avvertire la mia intimità violata e sotto il controllo di mio nonno dominante cominciò a mandarmi fuori di testa.

Sentivo il mio cuore battere forte pensando che il suo cazzo, che tutta quella carne, sarebbe stata tra poco dentro di me deflorandomi. Avrei sentito dolore? Ho sempre immaginato che qualcuno prima o poi avrebbe preso la mia verginità anale, ma mai in questo modo. Nonostante questo, mi fidavo di lui. Era stato molto convincente.

"Rilassati, fai dei bei respiri profondi che sei quasi pronto". "Ecco, possiamo andare avanti." mi disse ad un certo punto. Tirò fuori le dita dal mio ano, guardò che avessi fatto bene la pulizia interna e si mise a centro stanza. Mi sentivo largo, dietro.

Allargò le gambe e mi ordinò: " Succhiamelo finché te lo dirò io". Mi inginocchiai come al solito ai suoi piedi, gli abbassai pigiama e mutandoni e presi il suo membro in mano. L'odore forte era sempre lo stesso, stantio misto ad urine e calore. "Fai in fretta o il tuo buco si chiuderà e dovremo ricominciare da capo", mi disse. Mi misi di gran lena e mi detti da fare. Glielo scappellai e comincia ad insalivarlo dall'alto in basso, poi lo mettevo in bocca e succhiavo la cappella e poi giù per tutta l'asta. Il sapore era identico alla prima volta, un po' salato e agrodolce." Le palle, voglio sentirle bagnate" disse volitivo. Sollevai il cazzo e laccai come più potevo quell'enorme scroto gonfio che di lì a poco si sarebbe scaricato dentro me. Raccolsi in bocca più saliva che potei e leccando tutto intorno resi umido, viscido e gocciolante quell'enorme borsa calda e pelosa come piaceva a lui. Il nonno ogni tanto grugniva e gemeva di piacere e mi accarezzava la testa.

A cazzo eretto il nonno staccò il suo membro dalla mia bocca, mi diede un paio di schiaffetti sulla guancia e mi disse: "Coricati di schiena sul bordo del letto, solleva le ginocchia ai lati del tuo viso e tira indietro le gambe. Assumi la posizione del missionario. E' la migliore per raggiungere il nostro scopo." Prese un cuscino e lo mise sotto il mio bacino. Ero completamente esposto, aperto ed accessibile. Il nonno si accostò, prese una manciata del suo unguento e se lo spalmò per bene sulla sua sbarra di carne. Poi si asciugò la mano nel mio lenzuolo e prese il suo cazzo saldamente in mano. "Ecco, arrivo" disse mentre si arrotolava la giacca del pigiama verso l'alto fin sotto le ascelle scoprendo il suo pancione spesso e peloso. Dalla mia posizione sottostante vedevo la sua figura sorprendente sopra di me che se mi inquietava ma nello stesso tempo cominciava mio malgrado a sedurmi.

"Adesso stai tranquillo, cerca di spingere come se dovessi andare in bagno" disse.

Incominciai a sentire la cappella dura e pulsante puntare il mio ano e spingere sempre più forte. Io socchiusi gli occhi e cominciai a mugolare. Alla fine con una spinta decisa mi penetrò, si sdraiò accaldato pesantemente su di me e restò fermo per abituarmi all'intruso. Il suo peso su di me limitava la mia respirazione ma quel corpo caldo addosso che odorava di supremazia mi dava i brividi.

È molto difficile descrivere a parole la sensazione che provai. Non ho sentito particolare dolore alla deflorazione ma solo un discreto bruciore mentre il cazzo del nonno mi apriva. Evidentemente l'unguento con il quale mi aveva lubrificato faceva funzionava molto bene come aveva detto.

Quella che sentivo era una sensazione strana, nuova, poiché la cosa più grande che avevo provato a mettere dentro il mio buchetto erano state le mie dita; e il cazzo di mio nonno era molto più grande. Mi sentivo pieno, sazio. Due cose spiccavano tra tutte, l'eccitazione che avevo dentro e lo scroto del nonno, caldo e bagnato dalla mia saliva, appoggiato sul culo.

Poi con un affondo il nonno penetrò il suo cazzo completamente dentro di me e cominciò a muoversi lento e profondo. Per la prima volta scoprii la natura di un vero piacere anale e cominciai a godere e gemere. Ad ogni spinta era per me un mugolio e come un piccolo orgasmo. Non riuscivo a dire una parola. Vedevo il viso del nonno purpureo dallo sforzo sul mio guardarmi con autorità, dominio e lussuria intanto che grugniva ad ogni spinta. Nel silenzio della stanza i suoi grugniti si sovrapponevano ai miei mugolii ed allo sbattere delle sue palle sudate sul mio culo "flop flop flop".

Non durò a lungo la prima inoculazione. Non era sesso per piacere quello, ma un trattamento terapeutico comunque appagante. Ad un certo punto il nonno aumentò la velocità, si fece veloce sempre più veloce. Poi spinse con forza tutto il suo cazzo dentro ed ansimando, con un ringhio animalesco, mi riempì il culo di latte caldo come se stesse marcando il suo territorio in quel modo.

Esauriti gli ultimi spasmi del suo membro si alzò tirando via dal mio ano il cazzo gocciolante ed imbrattato già meno duro. Si asciugò grossolanamente con il bordo del lenzuolo del mio letto, tirò su mutandoni e pigiama ricoprì il suo addome e mi diede le ultime istruzioni: "Adesso girati a pancia sotto e trattieni tutto per farlo assorbire bene. Resta così un'ora poi, se ne avrai bisogno vai in bagno a pulirti. Asciugati bene e ripassa più volte in abbondanza il mio unguento che ti lascio qui sul comodino. Ti accorgerai come funziona bene. Domattina avrai il culetto come nuovo". "Ah, non dimenticare. Sveglia alle 7.00 ed alle 7.45 verrai a darmi il buongiorno. Buonanotte." E si ritirò nella sua stanza.

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