Prime Esperienze di Travestitismo Cap. 03

Informazioni sulla Storia
Approfondisco le mie esperienze.
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Parte 3 della serie di 6 parti

Aggiornato 06/11/2023
Creato 12/23/2021
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Dalle mie primissime (troppo poche) esperienze sessualmente passive sono trascorsi un paio di anni oramai. La mia carriera universitaria procede lentamente e tutto sembra essere tornato alla normalità (ho addirittura vissuto un paio di rapporti etero con ragazze delle mia età, entrambi trascinati piuttosto stancamente per qualche mese, prima dell'inevitabile separazione dovuta principalmente al mio scarsissimo interesse). Grazie alla mia particolare abilità nelle arti grafiche ho anche modo di guadagnare più di qualche soldo offrendo le mie prestazioni come illustratore freelance per due differenti studi pubblicitari. Vivendo ancora comodamente a casa dei miei e non dovendo affrontare pertanto alcuna spesa personale, dispongo di un certo budget da amministrare come meglio desidero, senza doverne rendere conto a nessuno.

In una situazione del genere è inevitabile che io cominci di nuovo a pensare a come vivere nuove esperienze passive con trans "mercenarie".

Per un po'mi limito a platoniche indagini su siti di escort, coltivando le mie fantasie proibite come semplice sorta di eccitazione sessuale, propedeutica unicamente alle mie solitarie attività masturbatorie, poi decido che i soldi non mi mancano, non ho legami di sorta, per cui non c'è nulla che mi vieti di mettere in pratica ciò di cui continuo a fantasticare nei miei deliri sessuali.

Inizia per me un periodo nel quale mi dedico, con cadenza settimanale, a far visita ad escort transex, saggiandone le differenti caratteristiche ed abilità. Raramente visito due volte la stessa escort, mi piace provarne una nuova ogni volta per espandere la mia competenza in merito.

E' una vita sessuale piuttosto appagante. Anche se le esperienze non sono tutte pienamente soddisfacenti (alcune professioniste sono frettolose, o magari si dimostrano interessate solo ai soldi, altre si rivelano ben diverse da quanto pubblicizzato sui vari siti, oppure malamente improvvisate), per la stragrande maggioranza riesco a conoscere persone piacevolissime con le quali è in genere un vero piacere fare sesso.

Alla lunga però comincio ad accusare la mancanza di qualcosa di fondamentale, per me: l'essere io stesso/a dall'altra parte della barricata, il poter esprimere la mia femminilità latente in maniera completa e senza remore.

D'accordo, durante questi incontri sono più che altro io ad assumere un ruolo passivo, ma non mi basta più: sento la necessità di mostrare la mia natura femminile anche esteticamente, ho voglia di vestirmi, truccarmi, apparire come quelle persone che ho imparato nel tempo ad adorare. Devo fare qualcosa.

Inizio a selezionare quegli annunci che, tra le varie prestazioni, promettono esperienze di "femminilizzazione" spinta. In breve tempo provo svariate di queste offerte, ma senza ottenere ciò che cerco. Di solito si tratta di "sessioni" approssimative, adatte più a soddisfare in maniera sciatta l'interesse di qualche occasionale cliente per questo particolare fetish che a farmi provare ciò che veramente vorrei provare. Finora infatti si è risolto quasi sempre tutto nell' indossare un paio di autoreggenti, un paio di scarpe a tacco alto e, quando va bene, una parrucca di scarsa qualità. Segue poi una specie di veloce routine (sempre la stessa): io che succhio il cazzo a lei, lei che mi penetra analmente, mentre sono invitato/a a segarmi fino a venire, e festa finita. Trasformazione vera e propria, zero. Di lezioni di trucco neanche a parlarne. Il tutto, ovviamente, a prezzi maggiorati di almeno il 50% rispetto a quelli di una normale prestazione. Comincio ad averne abbastanza.

Ho ripreso i miei "normali" incontri con trans, lasciando da parte l'idea della femminilizzazione: costa meno ed evito delusioni. Per qualche mese vado avanti così, fino a che, inaspettatamente, un giorno...

Sto facendomi inculare alla pecorina da una nuova trans di cui ho scoperto l'esistenza solo qualche ora fa e che ho subito voluto provare. E' una delle più belle e femminili che abbia mai visto: gambe lunghissime, corpo perfetto, pelle ambrata, seni sodi e tondi con grossi capezzoli scuri, culetto a mandolino, lineamenti da far invidia ad una top model. Se non fosse per quella ventina di centimetri "extra" che stanno attualmente facendo avanti e indietro tra le mie arrendevoli chiappette, nessuno potrebbe mai sospettare che non si tratti di una donna biologica. Io dal canto mio, faccia poggiata alle lenzuola e culo in aria, emetto imbarazzanti gemiti e sospiri di pura estasi.

"Sai che se tu volessi, potresti essere proprio una gran figa?" Fa lei con nonchalance continuando a scoparmi da dietro tenendomi per la vita con entrambe le mani dalle lunghe dita affusolate.

"Ehmm... in che senso, dici?"

"Nel senso che se mai decidessi di iniziare a travestirti seriamente, diventeresti davvero una gran figa... e scommetto pure che ti piacerebbe da matti, vero?"

"Ma... e tu che ne sai, scusa?"

"Che ne so che diventeresti una gran figa o che ne so che ti piacerebbe da matti?" non aspetta la mia risposta e continua "Che diventeresti una gran figa è poco ma sicuro, ho occhio per queste cose, e che ti piacerebbe da matti è evidente... ho visto, prima, come guardavi la rastrelliera dei miei abiti e non intendo solo la lingerie, ma proprio gli abiti... per non parlare di che occhi avevi quando hai visto la mia collezione di scarpe ...o sbaglio?"

Sentendomi mortalmente imbarazzato/a per essere stato "beccato" così, mi verrebbe istintivamente di negare tutto (il che, per uno/a che sta facendosi scopare il culo emettendo inequivocabili gemiti di piacere e che, soprattutto, ha passato mesi a cercare proprio qualcuna che lo aiutasse a far uscire la propria femminilità, ammettiamolo, non è ciò che si chiama esattamente coerenza). Poi mi esce un interlocutorio:

"E... semmai... mi aiuteresti tu?" Ho cercato di usare un tono leggero, quasi scherzoso, nel caso avesse solo buttato lì una frase tanto per prendermi un po' per il culo (in senso figurato, intendo, dato che dal punto di vista letterale non posso certo negare che lo stia facendo già da un po').

"Certo che si! Quale sarebbe il problema?"

Lo ha detto con tono naturale, non per sfottermi. Ovviamente sono più che interessato/a, ma non voglio darlo troppo a vedere, altrimenti poi chissà quanto mi chiede...

"Sul tuo annuncio però non avevo letto che facessi anche questo coi tuoi clienti..."

"Infatti non c'è. Se lo scrivessi negli annunci poi mi toccherebbe accontentare una cifra di omaccioni pelosi e con la pancia... mi farebbe proprio schifo!"

"Vabbè... magari potresti chiedere più soldi..."

"Seee... e poi sai quante volte dovrei mettermi a discutere con quelli che, dopo aver pagato per una cosa normale, te lo chiedono dopo e pretendono lo stesso prezzo? No, per carità! Non fa per me..."

"Mi piacerebbe davvero..." alla fine ammetto "...il fatto è che non so se potrei permettermelo..." butto lì, a titolo informativo.

Ci pensa un po' su, prima di parlare, intanto ha smesso di scoparmi (ahimè).

"Ascolta, lo so che sei giovane e che magari molti soldi non li hai... però sembri educato e simpatico, per cui senti che cosa ti propongo..."

A questo punto sono davvero tutt'orecchi.

In sintesi, ecco quello che mi propone: un pomeriggio alla settimana, magari di lunedì perché a quanto pare il lunedì ha meno clienti, potrei passarlo da lei che aiuterebbe a realizzare il mio desiderio mentre io le farei compagnia al tempo stesso (pare che tra un cliente e l'altro ci si annoi a morte, in questo mestiere), ovviamente dovrei nascondermi in un'altra stanza durante le "visite", fino a campo nuovamente libero. Tutto ciò al prezzo di una semplice prestazione ordinaria.

Non credo alle mie orecchie! Ho cercato e cercato per qualcosa di simile, disposto/a a spendere tutti i miei (sia pur esigui) guadagni per molto meno, e mi sta offrendo di avere l'esperienza dei miei sogni a pochi euro! Inutile dire che accetto al volo, seduta stante, senza nemmeno preoccuparmi di finire il rapporto precedentemente interrotto a metà. Prendiamo accordi per il successivo lunedì pomeriggio e, giunta l'ora del successivo appuntamento, lascio discretamente il suo studio.

Camminando a mezzo metro da terra, s'intende.

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