Nonno Leonardo Parte 01

Socchiusi gli occhi e presi il suo cazzo in mano. Era caldo e morbido. Lo menai lentamente fino a quando trovai il coraggio di accostarlo alla mia boccuccia. Era bagnato in cima di un liquido vischioso e trasparente. Aprii di più la bocca, lo introdussi un paio di centimetri e lo leccai prudentemente per assaggiarlo sulla lingua. Aveva un sapore un po' salato ed agrodolce. Il nonno ebbe un leggero sussulto al primo contatto. "Bacia qui" mi ordinò sollevandosi il cazzo verso l'alto, tanto da trovarmi di fronte lo scroto con le grosse palle pelose. Presi la sacca delicatamente da dietro e una per volta, disgustato, cominciai a baciare le sue palle. Anche queste erano calde.

"Apri di più la bocca!", mi disse poi con tono di comando. E ancora, "Di più! Apri!!". Io disperato spalancai la bocca. Il nonno prese il suo budello di carne, lo scappellò completamente e me lo infilò dritto dritto in bocca. Poi ordinò: "Succhia adesso, succhia e leccalo! Datti da fare!". Istintivamente iniziai a succhiare lentamente e muovere la lingua guardando con timorosa sottomissione quel bestione di mio nonno. "Non farti venire in mente di morderlo, perché potrei diventare molto cattivo" mi avvertì. Poi, cominciò a muovere il bacino avanti e indietro.

Nella mia bocca mentre sbavavo sentivo chiaramente come quel cazzo caldo prendeva vita e volume progressivamente. "Leccamelo, leccamelo tutto per bene", ordinò mio nonno mentre emetteva sordi gemiti di piacere. Io alternavo momenti in cui succhiavo e momenti in cui leccavo ed insalivavo l'asta dalla base sfiorando il pube, su su fino all'apice. "Leccami anche le palle" ordinò. E così con una mano sollevavo il suo cazzo insalivato che si poggiava sul mio viso e con l'altra prendevo la sua borsa pelosa e lappavo, lappavo come un cagnolino tanto che, alcuni peli mi si attaccarono alla lingua e dovetti sputarli. Poi reintroducevo il suo cazzo in bocca e nonostante faticassi continuavo a succhiare e fare avanti ed indietro come avevo visto in qualche porno.

Dopo alcuni minuti il cazzo di mio nonno diventò bello grosso e duro nonostante l'età. La sua eccitazione crebbe, la sua respirazione si fece più pesante ed a voce sommessa disse: " Hai una bocca calda e vellutata, ragazzo. Continua così.". Sentii la sua eccitazione aumentare sempre più, i suoi movimenti farsi più rapidi e lo sentii respiri più profondamente.

Ad un certo punto mi prese la testa con entrambe le mani e continuando a muovere il bacino avanti e indietro, iniziò a fottermi in bocca. Ogni tanto la punta del suo cazzo mi toccava la parte posteriore della gola provocandomi qualche conato di vomito mentre il suo scroto mi sbatteva umido nel mento. "Prendimi le palle in mano ed accarezzamele", mi ordinò. E così feci. Con le mani sostenevo ed accarezzavo quel suo grosso e pendente scroto caldo e peloso mentre lui continuava a scoparmi in bocca. Il suo pancione sbatteva umido di sudore sulla mia fronte ed il suo pube e le sue cosce colpivano il mio muso rendendo affannosa la mia respirazione. Con il calore prodotto dal movimento, il tanfo maschile dei suoi umori provenienti dalla cappella, pube ed inguine misti alla mia saliva, raggiunsero livelli rivoltanti. Per sopportarli smisi di pensare. Ad un certo punto lo sentii accelerare e grugnire più del solito. Capii esattamente cosa stava per accadere.

Quando fu il suo momento, uscì il cazzo dalla mia bocca ed iniziò a menarselo con vigore. Con la mano sinistra libera, prese la mia testa per i capelli, me la piegò all'indietro rivolgendo la mia faccia verso la sua. Gocce di sudore colavano dalla sua fronte cadendo sul mio viso. Con espressione autoritaria e dominante tuonò: "Spalanca bene quella bocca ed esci la lingua!". Feci come disse. Puntò il suo cazzo dentro la mia bocca, lo appoggiò sulla mia lingua e grugnendo forte di piacere ed emettendo una serie di suoni gutturali primordiali, mi sborrò in bocca.

Sentii uno, due, tre, quattro, cinque getti di sperma abbondante e caldo riempirmi la cavità orale. Mi sentii soffocare e tossii. Ma lui senza alcuna indugio con una mano mi sollevò la testa da sotto il mento e mi ordinò : "Ingoia, ingoia tutto!"

Incapace di reagire, seppur nauseato, cominciai apaticamente ad ingoiare quello sperma caldo e salato di vecchio mentre la mia a bocca fino a quel momento inviolata, continuava a riempirsi ad ogni nuova scarica che usciva dal cazzo di mio nonno.

Continuò così finchè il palpito del suo membro rallentò e le sue palle furono svuotate completamente. Poi se lo sgocciolò dentro.

Mio nonno non mi mollò il mio mento finchè non fu certo che avessi ingoiato tutto.

La maggior parte della sborra era andata dritta in bocca, ma una parte gocciolava dagli angoli delle mie labbra. Anche il naso era imbrattato fino agli occhi. Col suo ditone grosso come una salsiccia raccolse per bene tutto quello sperma e me lo introdusse in bocca spalmandolo sulla lingua. " Ingoia anche questo. Nulla deve andare perso" ringhiò appagato.

"Impara in fretta, signorina perché non è finita qui!" mi disse risoluto. "E adesso puliscimelo bene e rivestimi". Ho leccato il resto del latte che era rimasto attaccato al suo membro, poi gli ho alzato le mutande, i pantaloni e la cintura, messo a posto la camicia e mi sono accucciato per terra ai suoi piedi distrutto ed umiliato.