Una Segata Tra Amici

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"James senti cazzo ho visto qualcuno muoversi nel buio ti giuro, si è infilato in cucina non appena ho messo piede in corridoio!" rispose Carl senza preoccuparsi di abbassare la voce.

Facendo appello a tutto il suo coraggio James si alzò, reinfilando l'uccello nelle mutande: notò Mark che armeggiava per terra cercando di recuperare gli shorts mentre Carl era ancora nudo dalla vita giù (ma non sembrava gli importasse o forse non ci aveva nemmeno fatto caso). Fece qualche passo verso il corridoio e con voce tremante urlò

"Chi cazzo c'è lì!?".

Con lo sguardo fisso nel buio, non sapeva nemmeno se aspettarsi una risposta, terrorizzato dalla prospettiva di uno o più rapinatori che si fossero introdotti in casa.

Mentre fissava il corridoio con gli occhi sgranati si preparava mentalmente all'idea che sarebbero potuti sbucare dalle tenebre dei rapinatori e che sarebbero stati obbligati ad affrontarli.

Nella parte più lontana del salotto Mark era riuscito a recuperare il cellulare dai suoi pantaloncini che ancora giacevano per terra.

"Io chiamo il 911..."

Non fece in tempo a digitare la seconda cifra che si udì una voce femminile provenire dal corridoio: dal tono della voce, pareva spaventata almeno quanto lo erano loro.

"Ragazzi sono io, scusatemi..."

Sentendola, la paura che attanagliava James al petto si dissolse, tramutandosi in un'onda di imbarazzo che lo travolse in pieno: com'era possibile che fosse lei?

"Annie ma sei tu!? Cosa ci fai qui!?"

Tutti rimasero fermi e in silenzio per quella che sembrò un'eternità. Poi la ragazza parlò di nuovo:

"Scusatemi ragazzi...ora esco fuori..."

Una silhouette femminile si iniziò a intravedere nella parte di corridoio tenuemente illuminata dalla luci della sala: avanzando con esitazione, divenne visibile una ragazza magra con capelli castani lunghi fino alla spalle, occhi scuri e un trucco leggero, che indossava un paio di hotpants di jeans e una canottiera nera; era visibilmente turbata e aveva lo sguardo fisso al suolo, troppo imbarazzata per guardare negli occhi i ragazzi.

Quando anche gli altri la riconobbero come la sorella di James, Mark poggiò il telefono e rapidamente cercò di infilarsi i pantaloni, mentre Carl si nascose dietro il divano per celare di essere praticamente nudo.

"Annie ma cosa...non eri da Dana stasera!?" domandò James, il tono della sua voce tradiva la sua incredulità.

"Si ecco...vedi...le è arrivata una chiamata d'emergenza dall'ospedale ed è dovuta andare al lavoro..."

James cercò di indagare oltre, doveva capire quanto lei avesse visto.

"Perchè non hai suonato il campanello? Pensavamo fossi un ladro, avresti potuto almeno accendere la luce!"

"Pensavo che voi ragazzi steste guardando un horror e volevo farvi uno scherzo per spaventarvi...non pensavo che vi avrei trovato a fare...quello".

Indicò col capo la tv, lo schermo fisso su un fermo immagine della rossa con vicino al viso un altro uccello pronto a sborrarle in faccia nell'istante stesso in cui qualcuno avesse premuto "play".

James si mosse d'istinto cercando intorno a sé il telecomando per poter spegnere la tv, ma sfortunatamente questo si trovava troppo lontano da lui.

"Merda...Annie posso spiegare..."

"No è ok...è ok. Scusa non intendevo..." Annie parlava gesticolando vistosamente con le mani, in preda alla vergogna, incapace di guardare suo fratello negli occhi.

"Vado...vado nella mia stanza".

"Oh merda..."

James si passò una mano tra i capelli, incredulo e arrabbiato. La situazione era tesa e allo stesso tempo estremamente imbarazzante.

D'un tratto Carl, col coraggio di un ubriaco, emerse da dietro il divano (ora aveva indosso i suoi pantaloncini) e facendosi avanti le chiese:

"Hey Annie aspetta, quanto hai visto? Sai cosa intendo..."

Col viso rosso, lei rispose "Beh ho ascoltato mentre voi...stavate finendo. E ho visto Mark...insomma..."

Sentendo ciò, Carl si limitò a commentare "oh merda..." .

Mark, che era riuscito finalmente a infilarsi i pantaloni, disse con tono scocciato:

"Beh spero che sia lo spettacolo che il film ti siano piaciuti!"

Con una mossa che nessuno avrebbe potuto prevedere, prese il telecomando e schiacciò "play": l'immagine sulla tv da immobile che era riprese vita e il cazzo puntato verso il viso della rossa prese ad eiacularle addosso copiosamente. I gemiti e i grugniti provenienti dalle casse della televisione ruppero il silenzio della stanza, mentre James guardava esterrefatto.

"Ti piace? Volevi sapere come finiva no, visto che te ne sei stata a spiarci invece di andartene in camera".

Si stava rivolgendo con un sfrontatezza quasi offensiva alla ragazza, guidato completamente dal suo istinto; questo parve dargli ragione quando Annie, che aveva distolto lo sguardo dallo schermo apparentemente disgustata, tornò timidamente a guardare il filmato con palese interesse.

Abbassò poi gli occhi, vergognandosi, e disse "Mi sembrava una cosa strana, ero curiosa..."

Sia James che Carl stavano seguendo con interesse la conversazione, incerti sulla direzione che avrebbe preso.

Mark le chiese, senza girarci intorno, "L'hai trovato...stimolante?"

"Ma che cavolo...piantala, è una roba strana e schifosa...anche se un pochino eccitante..."

"Annie ma cosa..." mormorò James.

"Giusto, allora perchè non guardi sino alla fine?" le propose Mark, indicando il divano.

"Con voi ragazzi!? No no, non fate i furbi..."

"Faremo i bravi giuro, guardiamo finire il filmato e basta. Carl, portale una birra fresca."

Carl andò verso la borsa termica e le prese una birra, incerto di cosa sarebbe successo; Annie la accettò, ma senza aprirla.

"Ci facciamo una bevuta per rilassarci un pochino dopo questo spavento, ci stai?" disse Mark e tirò su una lattina anche per se prima di passarne una a Carl e lanciarne una a James, che la prese al volo per un pelo. Poi tornò alla sua poltrona e si sedette, sorseggiando la sua birra. Il porno continuava ad andare di sottofondo, una sequela ininterrotta di uomini che continuavano a sborrare sul viso e sul petto dell'attrice.

Annie alla fine aprì la sua lattina e timidamente bevve qualche sorso, e con cautela si mosse verso il divano.

"Ok ma niente mosse strane va bene ragazzi?"

Sedette palesemente poco a suo agio vicino a Carl, e si mise a guardare la tv assieme agli altri. James era ancora in piedi, immobile, incapace di accettare lo svolgersi degli eventi. Tutti e tre avevano di nuovo i loro arnesi al sicuro nei pantaloni e guardavano lo schermo studiando intanto con la coda dell'occhio Annie nel tentativo di dedurre dalle sue espressioni cosa stesse pensando o provando.

Lei finì la birra che Mark le aveva dato in pochi minuti, quasi senza rendersene conto. Leggermente brilla (non era una gran bevitrice e aveva già preso un paio di bicchieri di rosso dalla sua amica prima di tornare a casa in anticipo) si lasciò

catturare dalle immagini proiettate dalla televisione.

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La rossa ormai aveva il viso grondante di sborra e annaspò mentre un altro uccello le veniva addosso. L'altra ragazza, che aveva passato il tempo ad accarezzarsi, le si avvicinò e si inchinò accanto a lei nel momento in cui la sequela di masturbatori sembrava essersi interrotta; infine le leccò la faccia, ingoiando parte dello sperma che le copriva completamente il volto.

Il video parve terminare lì, con una dissolvenza al nero mentre la mora ancora toglieva sperma con la lingua dal viso dell'altra attrice. Quasi immediatamente partì un secondo video, probabilmente la seconda parte del film in cui era inclusa la scena precedente.

Lo scenario era piuttosto diverso da prima, e mostrava quella che pareva essere una festa di matrimonio. La sposa e lo sposo erano nel mezzo di un festoso brindisi, e la pressoché totalità degli invitati erano uomini vestiti in modo informale. La sposa era una bellissima mora formosa, che indossava un vestito da sposa bianco con una scollatura che metteva in evidenza con chiarezza i suoi grossi seni.

Dopo qualche battuta e formalità, la situazione iniziò a farsi interessante nel momento in cui lo sposo si mise a palpare le tette della moglie di fronte a tutti, commentando il fatto si era assicurato un bel bocconcino: sebbene inizialmente sembrasse solo uno scherzo un po' spinto, le cose si fecero serie quando gliele tirò fuori dal vestito e inizio a leccarle e succhiarle mentre lei gemeva di piacere.

Mentre la sposa allungava una mano per afferrargli il pacco, gli altri ospiti si avvicinarono, molti di loro visibilmente toccandosi con una mano infilata dentro i pantaloni.

Qualche istante dopo lei glielo aveva già tirato fuori e aveva iniziato a masturbarlo: dopo qualche minuto di sega lui le fermò la mano e si allontanò, ordinandole poi di accarezzarsi le tette e fare un bello show per gli altri. Lei obbedì, e mentre lui si masturbava da parte lei iniziò a stringere i suoi seni ed accarezzare i capezzoli turgidi: gli altri invitati, ora tutti col cazzo di fuori, la circondarono segandosi apertamente mentre la guardavano. Non ci volle molto che uno di loro si avvicinò di scatto e con un grugnito le scaricò una sborrata sul petto. Subito dopo si fece avanti un altro, segnando l'inizio vero e proprio di questo secondo bukkake.

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Annie e i ragazzi stavano in totale silenzio, gli unici suoni nella stanza i grugniti orgasmici degli uomini nel filmato e le risatine e i gemiti deliziati della "sposa". Si percepiva una tensione palpabile mentre tutti cercavano di tenere gli occhi fissi sullo schermo: la situazione era comunque decisamente inusuale e in realtà piuttosto eccitante e ben presto sia nei pantaloni di Carl che in quelli di Mark si poteva scorgere un'erezione che premeva contro il tessuto. Entrambi si domandarono se Annie l'avesse notato, ma lei sembrava prestare attenzione solo alla tv. James nel frattempo era ancora in piedi dietro il divano e si guardava attorno nervosamente, non prestando veramente attenzione al bukkake che desiderava tanto far vedere ai suoi amici.

Mentre gli uomini nel filmato continuavano a svuotarsi le palle sulla ragazza, a Mark stava diventando così duro da fare quasi male e non riuscì a resistere oltre: spronato dal bisogno di toccarsi l'uccello, mise discretamente una mano sopra il cavallo dei pantaloni, muovendo in modo quasi impercettibile le dita per stuzzicare il glande.

Pochi istanti dopo diede un'occhiata agli altri per capire se qualcuno l'avesse notato e quasi immediatamente incrociò lo sguardo di Annie. I due si fissarono per un attimo prima che lui tornasse a guardare lo schermo, il cuore a mille per la consapevolezza che lei lo stava guardando: tuttavia non si fermò e dopo un minuto passato a fissare la tv senza realmente vedere cosa stesse succedendo osò afferrare l'asta del suo cazzo attraverso il tessuto dei pantaloni, muovendo leggermente la mano su e giù. Non si preoccupò nemmeno di controllare se Annie o uno degli altri ragazzi lo stessero ancora guardando, e si concentrò esclusivamente sul movimento, sperando che le cose andassero per il meglio (o quantomeno il meglio che consentivano le circostanze).

A sua insaputa, sia Carl che Annie lo stavano osservando, incerti sul da farsi. Carl studiò Annie per qualche istante: non gli pareva sconvolta o disgustata, la sua espressione era piuttosto neutra in realtà e tradiva addirittura un certo interesse per quello che stava facendo Mark visto che il suo sguardo si soffermava più su di lui che sul film. Decise di tentare la sorte e con nonchalance fece come Mark, aprendo leggermente le gambe mentre si afferrava il pacco: come il suo amico, non si curò nemmeno se Annie lo avesse notato e si concentrò sul film.

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La sposa stava ora ricevendo quello che probabilmente era il trentesimo cumshot: parte del suo vestito bianco era inzaccherato di sperma, così come ne era coperta la sua faccia. Una gocciolona di sborra le penzolava dall'orecchio sinistro, ondeggiando quasi come fosse un orecchino. Ridendo, si tolse dagli occhi con le sue belle mani ben curate uno schizzo che l'aveva quasi accecata, preparandosi intanto a ricevere il prossimo "proiettile" da un tizio che le si era piantato proprio davanti. Mentre questo si segava lei lo fomentò, dicendogli di spruzzargliela tutta in faccia: senza aspettare oltre lui le scaricò addosso uno schizzo enorme che atterrò sulla sua bocca e sul naso.

Subito dopo un altro tale apparve da sinistra e le afferrò la testa per tenerla ferma mentre le spingeva il cazzo contro la guancia: pochi secondi di contatto del suo glande con la pelle di lei bastarono per iniziare a fargli grondare sperma che prese a scorrere a rivoli sulla mascella della ragazza; la sposa rideva per la stranezza di questa sborrata inusuale, e lui, finito di venire, la lasciò andare scrollandosi vigorosamente il cazzo un paio di volte, proiettandole le ultime goccioline tra i capelli. Ci fu un momento quasi comico subito dopo, quando uno dei ragazzi iniziò a venire prima ancora di arrivare da lei e si affrettò il più possibile per raggiungerla, le ginocchia che tremavano per l'orgasmo e il cazzo che stava schizzando ovunque tranne che sull'attrice. Si potevano sentire risate e commenti di sottofondo, e lei fece una battuta per tirarlo su mentre l'uomo si scusava per l'incidente con un sorriso nervoso prima di farsi rapidamente da parte.

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Visto che era in piedi, James era quello con la visione maggiormente di insieme di tutta la stanza. Aveva notato sia Mark che Carl impegnati a massaggiarsi l'uccello: stava quasi per intimargli di smetterla, sconvolto dal fatto che avessero la faccia tosta di farlo davanti a sua sorella, quando vide con la coda dell'occhio Annie che si stava delicatamente accarezzando il petto, i suoi capezzoli turgidi ben definiti sotto la canottiera. La sorella stava seguendo sia le vicende in tv che quelle attorno a sé, aprendo e chiudendo lentamente le gambe non come movimento involontario dovuto al nervosismo ma con un che di impaziente e voglioso.

Incapace di credere ai suoi occhi, continuò a guardare impotente mentre Carl, che aveva notato i movimenti di Annie, osò tirarsi giù pantaloni, liberando il suo cazzo nero dalla prigionia degli shorts: si stava ora masturbando apertamente con un ritmo molto lento, afferrando il suo uccello solo con la punta delle dita.

Annie lo aveva notato senza però dire nulla: si limitava a tenere gli occhi puntati sul grosso uccello ora scoperto. Mark stava seguendo gli sviluppi della situazione sul divano con interesse e tirò fuori anche lui il cazzo dai pantaloni abbassandoli di colpo verso il terreno: dura come la roccia, la sua erezione saltò fuori come un pupazzo caricato a molla che afferrò immediatamente in mano. Entrambi i ragazzi erano ora totalmente concentrati su Annie e ignoravano cosa stesse accadendo sullo schermo.

James, con estrema vergogna, non poté fare a meno di eccitarsi di fronte a quello che stava succedendo: sentì il suo pene tornare duro mentre osservava i suoi migliori amici segarsi di fronte a sua sorella.

Cercò con tutte le sue forze di ricacciare quelle sensazioni da dove erano venute, eppure il suo cazzo che spingeva contro i pantaloni per uscire sembrava non volerne sapere niente. Lacerato dal senso di colpa allungo una mano per afferarselo: non appena percepì il piacere che anche solo sfiorarlo generava le sue esitazioni parvero svanire di colpo, i suoi pensieri razionali annebbiati dal desiderio. Con discrezione, si infilò una mano nei pantaloni, tremando per l'eccitazione non appena sentì tra le mani la sua carne dura; si avvicinò al divano senza dare nell'occhio per guardare meglio la scena, sperando che nessuno facesse troppo caso a lui.

Sia Carl che Annie fingevano di guardare la tv mentre si scambiavano sguardi furtivi. Mark li fissava, il suo sguardo diretto soprattutto al corpo della ragazza. Annie aveva lasciato scivolare la mano sinistra tra le cosce, incrociando le gambe sopra questa per cercare di dissimulare il movimento delle dita che spingevano sui genitali attraverso il tessuto degli hotpants. La situazione era in un equilibrio precario totalmente dipendente dalle sue prossime mosse.

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La scena in tv era praticamente giunta alla fine. Gli uomini rimasti si stavano passando tra loro un flute da champagne che riempirono a turno col loro sperma; era un'impresa caotica e piuttosto grezza, visto che il secondo a venirci dentro aveva schizzato in parte fuori, rendendo il bicchiere scivoloso e decisamente spiacevole da prendere in mano.

La sposa rideva e faceva battute sulla situazione mentre cercava nuovamente di pulirsi gli occhi. Sei sborrate nel flute dopo, il marito riapparve sulla scena, cazzo in mano, per dare il suo contributo e riempì il bicchiere quel tanto che rimaneva per farlo quasi strabordare.

Lo consegnò quindi a sua moglie e tra gli incoraggiamenti e le urla da stadio degli uomini lei procedette a svuotarlo in bocca, bevendo quasi tutto il suo contenuto e lasciando che quello che non era riuscita a ingoiare sbrodolasse sulle sue labbra. Si fermò per un momento: il suo sguardo tradiva come un moto di nausea, ma subito dopo si ricompose e sorridendo esultò per l'impresa compiuta mentre gli uomini applaudivano. Formalmente la scena si era conclusa e iniziò un "dietro le quinte" che seguiva la sposa mentre si dirigeva verso i camerini dandosi una pulita preliminare al viso con un asciugamano. Una ragazza la iniziò a intervistare chiedendole come fosse stata l'esperienza appena vissuta.

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Con la scena che andava chiudendosi, Annie ebbe l'impressione che gli altri la stessero fissando con ancora maggiore intensità. Si stava ancora masturbando con discrezione, le sue mutandine inzuppate e i suoi hot pants macchiati sul davanti. Senza preavviso si tirò su la canottiera sopra i suoi piccoli seni proporzionati: sembrò un gesto di puro esibizionismo a favore dei ragazzi, visto che non iniziò a toccarsi il seno.

Come se avesse ricevuto un segnale, Mark si alzò dalla poltrona e, incespicando per via dei pantaloni calati attorno alle caviglie, arrivò al divano e si sedette dalla parte opposta a Carl, appollaiato sul bracciolo alla sinistra di Annie: le guardava il corpo con fare rapace, privo di ogni briciolo di discrezione.

Carl la divorava con lo sguardo alla stessa maniera: per un istante incrociò lo sguardo di lei, occhi pieni di passione sensuale e timidezza allo stesso tempo. Osò allungare la sua mano libera verso di lei, puntando alle sue gambe. Non appena le sue dita sfiorarono la nuda pelle lei si allontanò muovendosi di poco lontano da lui, sorridendogli ma scuotendo il capo per segnalare che quello era un limite invalicabile. Carl ritrasse la mano ma notò comunque l'interesse nello sguardo di Annie per quello che stava facendo, per il modo in cui si stava segando - pareva incantata da quello spettacolo, come se fosse qualcosa di completamente nuovo ed eccitante.

Galvanizzato, si tolse la canottiera rivelando il suo torso muscoloso e madido di sudore, mentre continuava a masturbarsi con ancora più vigore. Tra lui e Mark, Annie era completamente avvolta dall'odore del loro sudore, mischiato all'aroma pungente dei loro cazzi. Soverchiata dall'overdose sensoriale di vedere segare quegli uccelli duri a pochi centimetri da lei e dall'odore virile che riempiva la stanza perse il controllo e spalancò le gambe sfregandosi la figa apertamente mentre si strizzava i seni. Il suo respiro si fece affannoso; Carl era impegnato a sfregarsi l'asta con una mano mentre si strizzava le palle con l'altra e Mark si era tolto del tutto i pantaloni e si stava segando furiosamente col bacino spinto verso il viso della ragazza.